Per accedere ai corsi è necessario sostenere un provino, live o in modalità self tape
Per richiedere informazioni e fissare l’appuntamento per il provino, chiama il 373 8149285 oppure invia una mail a info@accademiabordeaux.com
Per accedere ai corsi è necessario sostenere un provino, live o in modalità self tape
Per richiedere informazioni e fissare l’appuntamento per il provino, chiama il 373 8149285 oppure invia una mail a info@accademiabordeaux.com
L’offerta formativa di Accademia Bordeaux si articola in un corso di recitazione teatrale e cinematografica di durata biennale, per un monte di ore annuo che va dalle 450 alle 500 ore, a cui si può aggiungere un terzo anno di specializzazione, durante il quale attraverso dei moduli di lavoro si mette in pratica quanto appreso negli anni precedenti. I moduli di lavoro saranno condotti da registi, insegnanti e formatori professionisti, consentendo agli allievi di compiere il vero e proprio passaggio dallo status di allievi a quello di attori professionisti.
La frequenza alle lezioni è obbligatoria e costituisce requisito necessario, insieme alla valutazione positiva degli apprendimenti effettuata alla fine di ogni anno, per l’accesso alle annualità successive.
I anno
Il primo anno si costruiscono tutte le basi della formazione attoriale. Da un lato si assimilano le tecniche fondamentali necessarie alla profonda conoscenza e al corretto uso del proprio strumento, dall’altro si lavora sui propri blocchi fisici ed emotivi.
A fine anno ci sarà lo spettacolo di fine anno in Accademia.
Un lavoro intimo su se stessi, la ricerca della verità attoriale intesa come credibilità che trasforma il nostro linguaggio in un ecosistema di emozioni che alimentano la nostra arte. Il tutto si articola attraverso il respiro, il suono della nostra voce, il gesto e la musicalità e l’insieme che tutti questi elementi possono creare.
Lavoreremo sulla creatività e sull’analisi del testo, esaminando prima testi letterari, poi testi contemporanei e infine testi classici, affrontando le tecniche basilari della presenza e della parola sul palcoscenico. Impareremo gli elementi della comunicazione teatrale, con cui trasmettere la propria creatività, e quindi sulla consapevolezza attoriale. Metteremo in campo i nostri corpi con esercizi mirati allo sviluppo delle tecniche attoriali fondamentali; esercizi utili a creare ascolto e una relazione di gruppo fatta di fiducia e collaborazione, giochi sullo spazio e sul tempo, e di concentrazione; improvvisazioni per studiare situazioni, azioni e personaggi.
Costruire un luogo sicuro dentro il quale ricercare i limiti del proprio corpo. Per espanderli, per farli deflagrare.
Attraverso esercizi specifici prestati dalla biomeccanica di Mejerchold fino ad arrivare alla Contact Improvisation andremo a giocare in quella zona di confine che permette di fare esperienze sconosciute, di esplorare l’ignoto, che è una condizione necessaria al lavoro dell’attore.
Un attore pronto è un attore consapevole del proprio corpo ma pronto a sfidarsi per oltrepassare il proprio limite fisico, vocale ed emotivo.
Il corso di educazione della voce e dizione ha come obbiettivo quello di mettere ciascun allievo in condizione di trovare la propria voce organica, di utilizzarla al meglio nelle sue molteplici possibilità e sfaccettature, di potenziarla e liberarla da eventuali cadenze dialettali e difetti di pronuncia, acquisendo così un utilizzo più consapevole del corpo e dello strumento voce.
Durante il primo anno attraverso un training fisico e vocale specifico si procederà a sciogliere e a sbloccare le tensioni corporee ed emotive che possono ostacolare una voce libera e connessa alle emozioni che si vogliono veicolare. Partendo dal respiro si lavorerà sull’articolazione del suono e sullo studio della corretta dizione.
Sulla nascita di una canzone c’è sempre una questione emotiva, che provenga dal dolore, dalla gioia, da un fatto di attualità, ci si riconosce in essa e ci si sente accompagnati. Questo è un laboratorio di studio sulla genesi della canzone, con particolare riferimento alla canzone d’autore sia passata che presente, e sull’approfondimento delle vite, dei tratti peculiari e delle caratteristiche di alcuni dei più emblematici e rappresentativi cantautori, che con la loro opera hanno costituito la pietra d’angolo della storia musicale del nostro Paese.
Inoltre il corso si prefigge, per chi volesse o sentisse l’esigenza di mettere su carta le proprie emozioni, anche di stimolare la scrittura e di fornire i primi strumenti, le prime nozioni utili ai fini della stesura di un brano.
Obiettivo del corso è acquisire una conoscenza di base delle tecniche fondamentali del combattimento e della scherma, adatte alla scena teatrale e al set cinematografico. Spesso viene richiesta agli attori la capacità di misurarsi in duelli e scontri, con armi di diverso genere ed epoca o senza armi. Per maneggiare un’arma con sicurezza o assumere una “guardia” credibile, per recitare un ruolo che preveda un duello o una scazzottata, ovviamente è necessaria un’adeguata preparazione. Durante questo corso, si apprenderà come portare alcuni colpi al proprio compagno di scena, in sicurezza e in maniera credibile, e altresì come riceverli, schivarli e restituirli. Si capirà come articolare un breve scambio, una routine, con le angolazioni giuste rispetto allo spettatore. Alla fine del corso, gli allievi saranno in grado di costruire autonomamente e in sicurezza semplici azioni di offesa, difesa e controffesa e altresì di eseguire coreografie in maniera credibile e professionale.
Molti attori arrivano sul set impreparati: ignorano le regole tecniche, le esigenze del primo piano, i movimenti di macchina.
Il cinema richiede un linguaggio diverso rispetto al teatro. Non basta più “recitare”, ma occorre precisione tecnica ed emotiva: l’attore deve imparare ad “abitare” lo sguardo della camera. Questo corso nasce per colmare il divario tra palcoscenico e set.
È un percorso base ma essenziale, per affrontare con consapevolezza una ripresa cinematografica. Si esploreranno le differenze tra teatro e cinema, le regole del rapporto tra il regista e l’attore, le questioni riguardanti lo sguardo, il movimento e l’intensità espressiva in funzione della macchina da presa.
Ogni lezione sarà strutturata come un set: si recita, ci si rivede, si impara facendo.
L’obiettivo è formare attori capaci di dialogare con la camera senza perdere autenticità.
II anno
Il secondo anno è incentrato sull’interpretazione vera e propria. È il momento di usare le conoscenze acquisite per lavorare sulla costruzione del personaggio, sperimentando le strade che ci permettano di essere “altro da sé”, nel modo più veritiero, onesto e coraggioso possibile.
A fine anno ci sarà lo spettacolo di fine anno in Accademia.
Il secondo anno è concentrato sulle riprese, con tutte le regole di un set cinematografico, di scene tratte da film o serie tv. La costruzione del personaggio e delle dinamiche emotive della scena avviene attraverso elementi del metodo Strasberg o Chubbuck. Si impara ad usare il proprio vissuto, o allo studio/analisi di una realtà attinente al personaggio. Si lavora sulle dinamiche della micro-recitazione, della concentrazione, del rilassamento, dell’ascolto, delle proprie capacità creativa davanti alla macchina da presa, nel saper decifrare una scena.
Attraverso il lavoro sul proprio vissuto e di analisi di testi teatrali classici e moderni si approfondisce la costruzione di un personaggio, della sua condizione interna, dei rapporti che lo legano agli altri in scena. La ricerca di quella verità semplice e organica che nasconde sia la fatica che l’artificio, che crea l’illusione e che fa sembrare, a torto o a ragione, che tutto sia semplice. Impareremo ad osservare, mettersi in relazione, in ascolto con attenzione e curiosità, senza mai dimenticare le regole del gioco.
Il corso è il completamento del primo anno e si articola in tre parti: la prima parte consiste in una sequenza coreografica che verrà trasmessa alle allieve e agli allievi nella prima parte dell’anno. Questa sequenza diventa il riscaldamento iniziale della lezione. La seconda parte consiste nello studio e nella pratica della Conctat Improvisation tecnica Laban. La terza è la parte di creazione in cui il movimento incontra la parola un testo, si costruiscono delle scene vere e proprie partendo dal corpo. Questa è parte creativa in cui i performers creano vere e proprie scene relazionali e presentazioni.
Il lavoro è volto a solidificare e approfondire il training acquisito il primo anno cosicché si possa trovare una connessione sempre maggiore tra respiro, voce, corpo, emozione e testo, cercando di rendere la dizione sempre più organica e naturale. A questo proposito si utilizzeranno come pretesto vari testi. Si farà un lavoro specifico anche sulla lettura interpretata cercando di approfondire i vari stili narrativi.
Sulla nascita di una canzone c’è sempre una questione emotiva, che provenga dal dolore, dalla gioia, da un fatto di attualità, ci si riconosce in essa e ci si sente accompagnati. Questo è un laboratorio di studio sulla genesi della canzone, con particolare riferimento alla canzone d’autore sia passata che presente, e sull’approfondimento delle vite, dei tratti peculiari e delle caratteristiche di alcuni dei più emblematici e rappresentativi cantautori, che con la loro opera hanno costituito la pietra d’angolo della storia musicale del nostro Paese.
Inoltre il corso si prefigge, per chi volesse o sentisse l’esigenza di mettere su carta le proprie emozioni, anche di stimolare la scrittura e di fornire i primi strumenti, le prime nozioni utili ai fini della stesura di un brano.
Obiettivo del corso è acquisire una conoscenza di base delle tecniche fondamentali del combattimento e della scherma, adatte alla scena teatrale e al set cinematografico. Spesso viene richiesta agli attori la capacità di misurarsi in duelli e scontri, con armi di diverso genere ed epoca o senza armi. Per maneggiare un’arma con sicurezza o assumere una “guardia” credibile, per recitare un ruolo che preveda un duello o una scazzottata, ovviamente è necessaria un’adeguata preparazione. Durante questo corso, si apprenderà come portare alcuni colpi al proprio compagno di scena, in sicurezza e in maniera credibile, e altresì come riceverli, schivarli e restituirli. Si capirà come articolare un breve scambio, una routine, con le angolazioni giuste rispetto allo spettatore. Alla fine del corso, gli allievi saranno in grado di costruire autonomamente e in sicurezza semplici azioni di offesa, difesa e controffesa e altresì di eseguire coreografie in maniera credibile e professionale.
Molti attori arrivano sul set impreparati: ignorano le regole tecniche, le esigenze del primo piano, i movimenti di macchina.
Il cinema richiede un linguaggio diverso rispetto al teatro. Non basta più “recitare”, ma occorre precisione tecnica ed emotiva: l’attore deve imparare ad “abitare” lo sguardo della camera. Questo corso nasce per colmare il divario tra palcoscenico e set.
È un percorso base ma essenziale, per affrontare con consapevolezza una ripresa cinematografica. Si esploreranno le differenze tra teatro e cinema, le regole del rapporto tra il regista e l’attore, le questioni riguardanti lo sguardo, il movimento e l’intensità espressiva in funzione della macchina da presa.
Ogni lezione sarà strutturata come un set: si recita, ci si rivede, si impara facendo.
L’obiettivo è formare attori capaci di dialogare con la camera senza perdere autenticità.
III anno
Il terzo anno di specializzazione è costituito da moduli di lavoro. È il momento in cui si compie lo scatto da allievo ad attore, in cui lo studio diventa mestiere. In cui si sperimentano tutte le dinamiche del mondo del lavoro che aspetta gli allievi dopo il diploma.
Si mette in pratica ciò che si è appreso nei primi due anni di lezioni attraverso progetti della durata che varia da tre settimane a due mesi. Il proprio insegnante diventa un regista e i compagni di classe diventano colleghi di lavoro.
I progetti possono essere di natura cinematografica, teatrale, di movimento o vocale. Per ogni progetto avviene una finalizzazione col pubblico.
L’esperienza di lavorare sapendo che ogni progetto verrà visto da un pubblico esterno è fondamentale nel processo di formazione professionale.
A fine anno l’Accademia produce uno spettacolo vero e proprio in un teatro a Roma diretto da un regista esterno appartenente alla scena contemporanea. Questa sarà la vetrina finale per presentare gli allievi agli addetti del settore.
Per iscriverti subito al corso che hai scelto di seguire, dovrai sostenere un provino per valutare la tua idoneità. Compila il form e verrai contattato dai nostri responsabili, con i quali potrai concordare data e ora del tuo provino, che potrai sostenere dal vivo nel nostro teatro di Roma oppure in modalità self tape.